Accettare il cambiamento senza cadere nelle sue “trappole” si può (e si deve)

23 Luglio 2021

La presentazione del libro Simplicity di Fausto Benzi: un successo annunciato.

Cuggiono– In Italia, c’è un ufficio che è sempre attivo, anzi attivissimo, ogni giorno, festività comprese.

La sua sigla spaventa chiunque abbia l’idea di intraprendere e di darsi da fare per conquistare il proprio futuro.

Stiamo parlando dell’UCAS, ossia Ufficio Complicazioni Affari Semplici.

Il Moloch burocratico è una delle principali zavorre che gravano sulle spalle degli imprenditori, piccoli medi o grandi che siano.

Una qualunque impresa privata del Belpaese impiega mediamente 238 ore all’anno per onorare i propri obblighi con il fisco: 10 giorni senza mangiare né dormire, oppure un intero mese calcolando 8 ore al giorno.

Inoltre, l’UCAS è presente ovunque: sia nella sfera pubblica (dove domina sovrano!) sia in quella privata (nelle aziende ci sono sempre i soggetti che tendono ad osteggiare ogni forma di cambiamento e mirano a difendere con le unghie e con i denti il proprio orticello).

Come se ne esce?

Come si può sconfiggere un simile mostro che fa della complicazione la propria ragione di vita (rovinandola a tutti gli altri)?

Sono queste le principali domande che il giornalista esperto di tematiche economiche Luciano Landoni ha rivolto a Fausto Benzi: una brillante carriera manageriale alle spalle e attualmente attivissimo nella funzione cruciale di facilitatore d’impresa: una vera e propria mission che va ben oltre i tradizionali confini della consulenza d’impresa.

Fausto Benzinella magnifica cornice del chiostro di Villa Annoni in quel di Cuggiono, ha presentato il suo libro significativamente intitolato: “Simplicity – Il nuovo metodo per realizzare il cambiamento e rendere continua l’innovazione in azienda” – TraccePerLaMeta Edizioni, 2021, pp. 392, Euro 25

Il metodo Simplicity che lei ha inventato cerca di sciogliere il terribile nodo della complicazione fine a se stessa che strozza la voglia di intraprendere, come ce lo può spiegare in poche parole?”, gli ha chiesto Luciano Landoni dando il via alla presentazione del testo, subito dopo i saluti del Sindaco di Cuggiono Giovanni Cucchetti.

Per rimanere competitivi nel mercato attuale – ha risposto Fausto Benzi – è necessario ottenere sempre risultati eccellenti e comunque migliori della nostra concorrenza. Perché ciò possa concretizzarsi è indispensabile ogni giorno gestire bene i processi che ci vengono affidati e contribuire fattivamente al loro costante miglioramento.

Se dobbiamo contribuire al costante miglioramento dei processi che impattano con il cliente e che ci sono stati affidati – ha aggiunto Fausto Benzi, alias Facilitatore d’impresa – dobbiamo iniziare a fare i conti con il cambiamento delle 4 aree classiche: 1) tempi; 2) costi; 3) qualità; 4) sostenibilità”.

Una vera e propria sfida alla quale nessuna impresa – sia essa privata o pubblica – può sottrarsi.

Il metodo Simplicity, inventato da Fausto Benzi dopo oltre quarant’anni di carriera svolta all’interno di piccole, medie e grandi aziende, fornisce letteralmente gli attrezzi per affrontare la sfida stessa e per esaltare l’indispensabile contributo delle 4C (Competenza, Capacità, Conoscenza, Coraggio), “Senza dimenticare la rilevanza strategica della quinta ‘C’ che attiene – sottolinea l’autore di Simplicity – alla dimensione della … fortuna: una componente fondamentale!”.

Il dibattito serrato fra Luciano Landoni e Fausto Benzi ha catturato l’attenzione del numeroso pubblico presente e ne ha stimolato i successivi interventi.

In particolare, quello di Riccardo Fuochi, presidente di Swiss Logistics Center Sa e del Propeller Club Milano (un sodalizio che raggruppa i principali esperti di Logistica, del quale è vice presidente lo stesso Fausto Benzi): “Il libro di Benzi assume un significato ed una portata particolari, soprattutto in rapporto al difficile periodo che stiamo vivendo. Valorizzare l’organizzazione – ha precisato Riccardo Fuochi -, ossia la duplice necessità di lavorare efficacemente e appassionatamente insieme senza dimenticare il grandissimo valore della rete (alludo ad un articolato network di imprese), è semplicemente indispensabile”.

Una cosa vorrei dire – ha affermato in conclusione Fausto Benzi -, non ci si deve mai innamorare dello status quo. Serve guardare costantemente al futuro come un’opportunità stimolante da accettare e fare propria. Dobbiamo sempre metterci in discussione, penso soprattutto ai giovani, senza stare a lamentarci troppo e ricordandoci sempre che gli esami non finisco mai e che gli uomini imparano finché vivono, mentre le imprese vivono finché imparano”.

Fra i numerosi imprenditori presenti, Ivan Parisi Senior Innovation Manager  di Como Next – Innovation Hub nonché già presidente del settore aziende metalmeccaniche di Confindustria Como.

Enzo Mari